Luciano Di Pardo ha vinto la XXV edizione della Tappino-Altilia, bissando il successo che lo vide protagonista sette anni or sono. Primo classificato - Luciano Di Pardo Al termine di una gara giudiziosa, condotta da solo da quando il suo principale avversario, il campobassano Ivan Di Mario, è stato costretto a fermarsi, poco prima di San Giuliano del Sannio per un problema muscolare, Di Pardo è giunto in piena solitudine sullo spettacolare rettilineo finale posto sul decumano di Altilia dove ha potuto sprintare senza troppi problemi. L’atleta di Macchiagodena, tesserato per le Fiamme Gialle, ha staccato i due agguerriti podisti del Montemiletto Team Runners Gianluca Ricci e Pietro Carpenito, chiudendo i 21 chilometri e 97 metri della ‘maratonina’ in 1 ora 07’37”.
Tra le donne si è invece imposta la podista dell’Atletica Isaura Maria Pericotti con il crono di 1:23:05. Seconda e terza rispettivamente le molisane Arianna Di Pardo, vincitrice della passata edizione e sorella di Luciano (tempo 1:25:34), e Anna Bornaschella dell’Atletica Venafro (1:25:57). Prima classificata - Maria Pericotti Grande spettacolo nel sito archeologico di Altilia, teatro naturale della fortunata manifestazione organizzata dall’Atletica Molise Amatori. Tremila persone tra atleti (poco meno di mille), parenti, amici al seguito e turisti di giornata: il colpo d’occhio è stato fantastico. La mattinata si era aperta nello sferzante mattino di Tappino con l’arrivo di uno ‘starter’ d’eccezione: il Vescovo di Campobasso-Bojano, Mons. Giancarlo Bregantini, che ha dato il via all’esercito di podisti provenienti da quasi tutte regioni d’Italia, atleti amanti di una gara che, per ‘numeri’, per caratteristiche e organizzazione, riesce sempre a farsi apprezzare e rappresenta ormai una certezza sotto tutti gli aspetti. Al traguardo di Altilia e, poi, nel teatro romano per la cerimonia di premiazione, lo spettacolo è proseguito senza soluzione di continuità fino al tradizionale arrivederci alla prossima edizione. Per il presidente Franco Pietrunti, per i suoi principali collaboratori Luigi Quaranta e Giacomo D’Alberto, e per tutti gli altri soci dell’Ama, si chiude un’edizione straordinaria, caratterizzata dalla ‘bontà’ delle tante iniziative collaterali organizzate e da una gara avvincente dal primo all’ultimo chilometro. Per le nozze d’argento della Tappino-Altilia non si poteva fare di più. La Regione Molise, principale sponsor della kermesse insieme all’EuroRegione Adriatica, può ritenersi soddisfatta. Chi investe in questa iniziativa ha capito cosa è lo sport nell’accezione vera del termine. La passione di mille atleti amatori di tutte le età (da 18 a 82 anni) si incastra perfettamente nel magnifico scenario archeologico di Altilia. Una magia che si ripete ogni anno grazie anche al decisivo contributo di circa trecento volontari. La Tappino-Altilia è tutto questo, e molto di più.
Premio Valmolise - Russomanno Luisa e Gennaro Chimenti (classe 1926) Contestualmente alla gara nazionale amatoriale si è corsa anche la ‘non competitiva’ Sepino-Altilia. Centoventi gli atleti in gara sui 3 chilometri e trecento metri del percorso. Questo il podio: 1° Mattia Russo, 2° Pasquale Di Paola, 3° Giacomo Sani. |